Commento Liturgia
Catechesi
IL VANGELO DELLA DOMENICA
commento di don Fabrizio
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XXXIII Domenica del T.O. – Anno B
Dal libro del profeta Daniele (Dn 12,1-3)
In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,24-32)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Nelle scorse settimane il Signore ci ha preparato alla Parola di oggi chiedendoci di offrirgli il nostro «tutto», di mente, cuore e forze insieme al nostro «prima», cioè quell’adesione alla fede senza indecisioni. Ci ha chiesto quindi la totale fiducia in Lui, l’adesione alla Salvezza presente in un mondo, il nostro, pieno di incertezze.
Gesù ci dice che arriveranno giorni in cui «…il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte». E sembra che tutto ciò sia già arrivato: guerre dappertutto e sempre più estese, ambiente ostile con tempeste, carestie e siccità che colpiscono tutti nell’imprevedibilità degli eventi. Anche la politica mondiale tradisce se stessa negando l’assistenza ai poveri del mondo. Chi governa usa il potere per se stesso e sempre di più sceglie di ergersi a padrone o messia, calpestando leggi e diritti che furono il frutto del dolore subito dalle generazioni passate che hanno pagato i loro errori, dandoci un mondo migliore che però oggi rischia di morire di nuovo. E anche la chiesa terrena sembra smarrita e affaticata nel suo cammino in questa giungla di cambiamenti umani. Cosa pensare, cosa fare, in chi sperare?
La fede ci sta soccorrendo e ci dice: il Signore non vi sta abbandonando al buio! Nella fede possiamo capire che «questo tempo» fa parte del percorso umano verso la luce perché i credenti «vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo».
E se in questo sfilacciamento delle certezze umane, sentiamo che il male ci tocca anche al più piccolo livello delle nostre relazioni e del nostro mondo personale, familiare, comunitario, amicale, ebbene proprio oggi, nello sconvolgimento delle nostre certezze, innalziamo lo sguardo di fede verso quel Dio che inizia a sorgere.
Dio sta guidando la nave della storia umana nella tempesta di questo tempo e sta permettendo anche che i falsi messia promettano tutto ciò che vogliono e di più: pace, ricchezza, sicurezza, crescita, futuro… Dio ci aiuterà a selezionare e a scartare le parole umane che verranno smentite e cadranno come foglie secche d’autunno. Dio ci insegnerà a tenere nel cuore solo le «Parole di Gesù» che sono Eternità.
E allora se oggi ci sentiamo tra gli smarriti e i perduti anche noi, se ci vediamo tentati dall’accettare le lusinghe del nostro tempo, se siamo inclini a cedere…restiamo fedeli all'unica Parola che non tramonta. E neppure dobbiamo temere se il mondo vorrà minacciarci, e neanche dobbiamo sfiduciarci se la pace o il benessere promessi dagli uomini non arriva. Non potrebbe mai arrivare la salvezza dalle cose e dalle creature di quaggiù: nessun uomo, nessun capo o re, nessun presidente o governatore potrà mai regalare la pace del Signore. Perché nessuno è dio!
Sarà solo il Cristo Risorto a salvarci a tempo opportuno e nei modi che a Lui piaceranno. La salvezza è già qui e abita dentro le nostre coscienze. Il nostro Battesimo è già Regno di Dio. Fidiamoci e non lasciamoci rapire dal mondo delle vuote promesse dei patetici e falsi profeti lontani da Dio. Facciamo risorgere la pace dentro di noi, perché è dal nostro cuore che ripartono le certezze di Dio in un mondo pieno di erbacce tante quante sono le parole degli uomini potenti che promettono a vuoto, ma che contano nulla, come il vento in una giornata di piovoso autunno. Il Signore è qui e protegge e ricompensa il «nostro tutto» e il «nostro prima»! Amen.
Sia lodato Gesù Cristo